Combattere la fame nervosa:

 

Scopriamo i segnali per riconoscere la Fame Nervosa.

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Ciao, oggi ti dirò quali sono i segnali principali che indicano che potresti soffrire di Fame Nervosa, ma prima volevo dirti alcune cose

Molte persone che seguo nella pratica clinica soffrono di Fame Nervosa, la ricerca indica che circa 1 donna su tre ne soffre e che oltre il 70% dei problemi di peso sono legati proprio a questo.

Non solo, essa rappresenta una porta verso disturbi alimentari quali la bulimia nervosa ed il binge eating disorder, vale a dire la sindrome da alimentazione incontrollata.

Uno degli effetti collaterali più visibili non è solo un perenne senso di allerta e colpa quando si è davanti al cibo e di preoccupazione quando si pensa alla propria alimentazione, ma anche una costante fluttuazione di peso.

La verità è proprio questa.

Se da tempo sei perennemente a dieta ed i tuoi risultati sono un po’ come andare sulle montagne russe, ovvero uno yo-yo continuo di diminuzione ma soprattutto aumento di peso, potresti aver posto maggiormente attenzione al COSA e QUANTO mangi piuttosto che sul COME e PERCHE’ tu lo faccia.

Magari riesci a perdere peso ma, inspiegabilmente non riesci mai a mantenerlo.

Potrai intraprendere qualsiasi dieta ma non funzionerà sino a che non tieni a bada la Fame Nervosa.

Analizziamo insieme alcuni comportamenti che possono essere un segnale che anche tu o qualcuno accanto a te soffre di Emotional Eating, che è anche l’altro nome con il quale è internazionalmente riconosciuto questo problema.

Un segnale importante è “mangiarsi le emozioni”, non è più il corpo a dettare cosa e quanto mangiare, ma le emozioni del momento.

Emozioni che non sai gestire o che vorresti distrarre o cancellare usando il cibo.

Un po’ come buttare la polvere sotto al tappeto per non vederla più, salvo poi inciamparci sopra quando ce n’è troppa e l’hai accumulata per troppo tempo…

Le emozioni ci servono per darti delle informazioni, ovvero ti dicono come stai tu con te e come stai nell’ambiente intorno a te. Non sarà di certo il cibo a farle stare in silenzio, ti serve solo come strategia temporanea che a lungo andare è dannosa oltre che inutile.

C’è chi tende ad abbuffarsi quando si sente triste o sente la noia prendere il sopravvento, mentre altri cercano di evitare di pensare a questioni delicate della propria vita facendo una cosa che è alla portata di tutti: aprire il frigo o la dispensa e mangiarsi le emozioni.

L’Emotional Eating spesso porta a mangiare in eccesso sino ad una sensazione di sentirsi sgradevolmente pieni ma soprattutto ad utilizzare cibi con un alto contenuto di calorie e di grassi, come alimenti molto salati o molto dolci.

Nessuno si abbuffa con l’insalata, proprio perchè alimenti altamente calorici e ricchi di carboidrati e grassi sono cibi che possono stimolare una risposta ormonale ben precisa.

Scegliamo il disagio di cio’ che conosciamo e cioè quello che il cibo in eccesso ci da, pur sapendo che stiamo sbagliando, piuttosto che farci coraggio ed affrontare le emozioni scomode.

Se siamo stati lasciati dal nostro partner, se ci hanno dato una notizia spiacevole, quando abbiamo insomma davanti a noi una situazione spiacevole, mangiare in questo modo non la modificherà in alcun modo.

Usare il cibo come conforto è un altro segnale della fame nervosa ed in sintesi, un neurotrasmettitore chiamato dopamina ti offre una sorta di “ricompensa” dalle frustrazioni ed è ciò che ti porterà ad essere dipendente da questi comfort food, cibi che ti danno temporaneo conforto e successivo aumento di peso.

Anche l’aumento di cortisolo detto l’ormone dello stress, ti spingerà a cercare con più aggressività i carboidrati ed i grassi di cui ti ho appena parlato.

Aumenta lo stress, aumenta il cortisolo e la corsa verso il frigo può sembrare l’unica cosa che potresti fare.

Ma c’è stress e stress, c’è l’EUSTRESS che è quello per intenderci che hai quando devi affrontare una interrogazione a scuola o un colloquio di lavoro e ti porta ad avere una leggera ansia da prestazione mentre il distress è quello che hai perennemente per quel logorio della vita moderna in cui siamo un po’ tutti immersi.

La risposta non è nel cibo, non può esserlo perchè non modifica ciò che accade ma è semplicemente una tua reazione per permettere alla tua mente di “cambiare discorso”.

Anche la serotonina, l’ormone della felicità è associato alla ricerca di triptofano, un amminoacido che dobbiamo assumere con l’alimentazione e che serve al nostro corpo per sintetizzare questo ormone e dove si trova in natura?

Nel cioccolato e nel formaggio..inutile dirti quindi perchè ricerchi questi alimenti quando ti senti un po’ giu’.

Un altro segnale è mangiare velocemente, molto velocemente e magari di nascosto e senza gustarsi ciò che si sta ingurgitando per timore di essere giudicati e quindi provare vergogna per poi sentirsi miseramente in colpa.

Beh, la colpa non fa dimagrire e neppure ti aiuterà a non ripetere gli errori fatti con il cibo.

So che sai ciò che è giusto e ciò che non lo è ma se soffri di fame nervosa farai fatica a percepire davvero quando il tanto è davvero troppo.

Bene, per oggi mi fermo qui, spero questo filmato ti sia stato utile e se hai curiosità o domande a riguardo lascia un commento, ti leggo e rispondo personalmente.

A presto da Emanuel Mian

p.s. Se vuoi risolvere questo problema, ho creato il videocorso "23 giorni per VINCERE la FAME NERVOSA"

 

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